Pappa, pipì e pupù – il quaderno del neonato

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Quando sono nate le mie buramelle, in ospedale, mi consigliarono di annotare su un foglio chi aveva fatto pipì e quante volte, la pupù, chi aveva mangiato, chi aveva preso le vitamine, ecc.
Io non sono una persona organizzatissima ma, essendo le prime figlie e avendo i neuroni al minimo storico, seguii il consiglio.
A essere sincera non avrei mai pensato di tenere un quaderno per queste cose però, specie la notte, non era semplice ricordarsi chi aveva fatto cosa.  Così iniziai a disegnare dei semplici schemi su dei fogli della stampante e sopra ogni colonna: “pappa – pipì – pupù”.
Ogni giorno disegnavo un foglio nuovo e pian piano mi specializzavo.
Questo quaderno è l’evoluzione di quei fogli: è pensato per tenere sotto controllo ogni giorno la pappa-pipì-pupù dei neonati nei loro primissimi mesi di vita. 
Durante i giorni scanditi dal ritmo delle 3 ore tra una poppata e l’altra, (una sorta di ciclo che si apriva con una poppata e si concludeva con la poppata successiva) avevo notato che gli schemi doveva essere semplici e veloci.
La cosa migliore era avere già a disposizione 8 righe e delle caselle facili da individuare su cui mettere delle crocette.
Crocette per la pipì e la pupù, una cosa rapidissima. Per la pappa la cosa era più complicata: facevo allattamento misto per cui dovevo annotare quando avevano preso del latte materno e quando l’artificiale. In questo caso, per il latte artificiale, era importante annotare quanti ml.  
Le mie bimbotte sono nate premature e la “consegna” dell’ospedale era di farle mangiare tassativamente ogni 3 ore, anche se non lo richiedevano, fino al raggiungimento dei 3 kg.  Leda è stata dimessa di 1.9 kg, ci è voluto almeno un mese per farla arrivare a questi benedetti 3 kg ma i bimbi prematuri recuperano in fretta!
Il primo mese e mezzo puntavamo la sveglia ogni 3 ore, di giorno e notte.
Una volta raggiunto il peso ci siamo potuti rilassare e non dovevamo più svegliarle per mangiare. Ben presto, però, ci siamo accorti che l’appetito si era ormai impossessato di loro ed erano più puntuali della sveglia.
Un’altra cosa che mi è sembrata utile, e che ho fatto, è stata quella di lasciare una colonna vuota per varie ed eventuali, ad esempio le vitamine.
Incredibile come la memoria a breve termine vada in cortocircuito con la stanchezza.  
Pappa, pipì e pupù è il quaderno aggiustato, modificato e migliorato dall’esperienza maturata con le mie buramelle.
Il quaderno non finisce qui: è importante aiutare la memoria quando uno è tanto stanco e per questo ci sono le tabelle giornaliere ma è anche importante ricevere un incoraggiamento, una pacca sulla spalla e farsi una sana risata.
Per questo ho inserito, qua e là nel quaderno, una presenza positiva: la Pupù Motivatrice.
Cosa meglio di una grossa pupù gentile per ridere un po’?
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