Fin da quando ero piccola ricordo mio padre cantare questa canzone:
“Non è un capello
ma un crine di cavallo
uscito dal paltò…”
Che sarebbe poi una vecchia canzone di Edoardo Vianello.
Così ieri, tornata per qualche giorno alla casa del padre (e della madre), ho scovato in cantina una spazzola di ferro piegata e l’ho presa.
Mio padre mi ha guardato un po’ stupito e mi ha detto:
“Sabrina, ma che ci fai con una spazzola di ferro?”
“Ci disegno una cosa, guarda un po’”
Lui ha sbirciato e ha detto:
“Ma basta là*! Nella mia spazzola di ferro c’era nascosto un cavallo e non l’avevo mai visto”
E qui è partita la colonna sonora:
(…)
Che finimondo
per un capello biondo
che stava sul gile’
sara’ volato
ma come e’ strano il fato
proprio su di me
Le dissi amore
ti giuro sul mio onore
non ti saprei tradir
ma lei rispose
non credo a queste cose
perche’ tu sai mentir
Da un chimico
il capello ha poi portato
e lui
dopo averlo analizzato
ha rilasciato un certificato
in cui diceva
dichiaro cosi’
Non e’ un capello
ma un crine di cavallo
uscito dal palto’
si puo’ sbagliare
soltanto avendo in cuore
la gelosia d’amor
(…)
* Ma basta là è una tipica espressione piemontese che indica sorpresa.
Questa era una di quelle canzoni che si cantavano a squarciagola sul pullman per la gita scolastica 😀
Il tuo cavallino è tenerissimo ❤
Bacio
Sid
dai! eheheheheh fa molto ridere come canzone
😆